Personaggi: Antonella Baronio
Mi chiamo Antonella Pizzamiglio Baronio, cremonese di nascita, abito nella campagna piacentina. Giornalista pubblicista dal gennaio 1985.
Sposata a 19 anni con Pierluigi Baronio,a 23 ero madre di Simone (30 anni) e Micol (29). Natalie è arrivata dopo molto tempo, nel ’91.
Ho un diploma di Istituto Magistrale e studi, non ultimati, in pedagogia.
Giovanissima ho seguito mio marito in Sicilia per una interessante iniziativa editoriale, legata all’apertura di un nuovo quotidiano e di numerose agenzie pubblicitarie in tutta l’isola.
Mi chiamo Antonella Pizzamiglio Baronio, cremonese di nascita, abito nella campagna piacentina. Giornalista pubblicista dal gennaio 1985.
Sposata a 19 anni con Pierluigi Baronio,a 23 ero madre di Simone (30 anni) e Micol (29). Natalie è arrivata dopo molto tempo, nel ’91.
Ho un diploma di Istituto Magistrale e studi, non ultimati, in pedagogia.
Giovanissima ho seguito mio marito in Sicilia per una interessante iniziativa editoriale, legata all’apertura di un nuovo quotidiano e di numerose agenzie pubblicitarie in tutta l’isola.
La nostra casa era un crocevia di giornalisti, direttori di giornale, editori; da cui ho assorbito avidamente il mestiere. Tra i tanti, ricordo con affetto il direttore del mercantile di Genova, Umberto Bassi, noto per aver trattato con LE BRIGATE ROSSE.
In quegli anni nasceva l’emittenza privata e anche noi iniziammo le prime esperienze nelle radio e televisioni del Sud.
In seguito al trasferimento di mio marito presso una filiale della sua agenzia a Brescia ho debuttato come annunciatrice in una storica televisione locale.
Nei primi anni ’80 mio marito fondò con il socio Sandro Uggeri ( tragicamente scomparso ) la sua agenzia di pubblicità che in seguito divenne concessionaria della televisione cremonese Video Onda Nord.
Fui lanciata in video in un programma d’intrattenimento, a fianco del cantautore Memo Remigi, con il compito di presentatrice.
Mi notò il direttore della testata giornalistica Piergiorgio Sangiovanni uno dei migliori giornalisti cremonesi, recentemente scomparso, che mi affidò la conduzione del telegiornale e mi inserì in alcuni programmi giornalistici.
Nella mia professione sono autodidatta e mi sono conquistata i “galloni” in campo con tanto sacrificio e passione.
Nel 1984 mio marito fondò Telecolor con pochi mezzi ma molte idee: sarebbe stata una “televisione a servizio della gente”, caratterizzata da un ottimo segnale diffuso in tutta la Lombardia; molta tecnologia, professionalità e programmi utili originali, possibilmente intelligenti. Obbiettivo per cui stiamo ancora lavorando con convinzione e con l’aiuto straordinario di quasi 100 persone, che fanno parte del nostro gruppo e condividono con noi questo bellissimo e ambizioso progetto.
Penso di aver dato il massimo per molti anni ed il meglio di me, tra i 30 e i 40, tuttavia è solo negli ultimi tempi che godo di una certa, imbarazzante popolarità grazie al programma “Medicina Amica”, un settimanale sui temi della salute che curo ormai da quasi due decenni, in collaborazione con la dottoressa Pomini, che mi affianca nella conduzione e per la quale nutro stima e amicizia.
Tra i miei difetti sicuramente un carattere impulsivo e reattivo alla minima prevaricazione o prepotenza . Non possiedo il dono della diplomazia, del resto appartengo al segno zodiacale dello scorpione.
Essere giornalista non era il mio sogno, ma era nel mio destino : a 15 anni, durante un viaggio avventuroso in Nigeria, ho realizzato il mio primo reportage sul mondo magico dell’arte primitiva-tribale, che conteneva tutti gli ingredienti per catturare delle mie compagne di classe e dei professori. Ed è proprio quello che vorrei fare oggi a 50 anni: diventare documentarista e raccontare sapori e colori di terre lontane.
Ma amo moltissimo anche la nostra gente, i paesaggi padani, le tradizioni.
Credo in una società multirazziale, nei diritti umani e animali.
Vorrei che tutti insieme lavorassimo per un mondo migliore, un mondo più vivibile per i nostri figli e nipoti, con più rispetto per l’ambiente e i veri valori umani, meno fanatismo per il denaro ed il successo.
In questo senso l’incontro con il dottor Piero Mozzi ha dato un’ impronta di sobrietà alla mia vita. Ho poche ma solide amicizie e affetti.
Una straordianaria, grande famiglia. Una fattoria piena di animali che non saranno mai sacrificati alla tavola.
Cosa ne penso del mio lavoro e dei miei colleghi?
Fare il giornalista è in fondo un gran privilegio, fare bene il giornalista è già più impegnativo e talvolta rischioso. Molte giornaliste si danno troppa importanza per quello che effettivamente valgono. Alcuni giornalisti uomini con gli anni ed il mestiere diventano delle “simpatiche carognette”.
I cavalli di razza sono sempre troppo pochi, ma quando li incontri li riconosci subito e cerchi di portarli nel tuo team, insieme agli inevitabili, utilissimi muli.
Tutti insieme si fa squadra, a Telecolor, Primarete Lombardia come in tutte le redazioni del mondo.
Se volete seguirmi in video:
Medicina Amica- Box Salute- Esperienza Benessere- Profumi di Benessere.
Etichette: Personaggi
Continua...